Il 20 maggio 2017, il Garante per la protezione dei dati personali, AGCOM e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, hanno avviato congiuntamente un’indagine interdisciplinare conoscitiva per comprendere in maniera approfondita il fenomeno dei Big data, concentrandosi in particolare sui seguenti aspetti: le implicazioni per la protezione dei dati personali degli interessati, la regolazione la tutela del consumatore, i profili antitrust e lo sviluppo dell’economia digitale. Nel corso dell’indagine sono stati interpellati i principali operatori dell’economia dei dati, delle telecomunicazioni, dei settori finanziari e dell’editoria, nonché esperti e accademici, per un totale di quaranta audizioni. Nella parte conclusiva del documento si delinea infine una strategia condivisa tra le tre Autorità per cercare di garantire una maggior protezione dei dati personali degli interessati, pur tenendo conto delle implicazioni legate ai big data.
Il documento finale, che raccoglierà i rapporti finali delle tre Autorità, sarà disponibile a breve.
Nel mentre, sono state pubblicate le principali linee guida di cooperazione sul tema, nonché le raccomandazioni di policy condivise dalle tre autorità. Dall’esame delle undici raccomandazioni, ciò che emerge è che il fenomeno dei Big Data merita certamente una grande attenzione da parte di tutte le istituzioni che contribuiscono a definire la governance del mercato. Secondo tali linee guida, Governo e Parlamento hanno in particolare la responsabilità di assicurare uno sviluppo equilibrato dell’economia digitale nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché di interrogarsi sulla necessità di promuovere un appropriato quadro normativo a disciplina del settore. Si sottolinea al riguardo la necessità di trovare un giusto bilanciamento tra diritti fondamentali e pluralismo informativo. Si auspica inoltre un coordinamento fra le autorità della concorrenza europee, nonché la promozione di una policy unica e trasparente circa l’estrazione, l’accessibilità e l’utilizzo dei dati pubblici per la determinazione di politiche pubbliche a vantaggio di imprese e cittadini. Viene poi menzionato l’obiettivo di ridurre l’asimmetria informativa tra gli utenti e gli operatori digitali, nella fase di raccolta dei dati. Si punta poi a rafforzare i poteri di acquisizione delle informazioni da parte di AGCOM ed AGCM al di fuori dei procedimenti istruttori (indagini conoscitive, attività pre-istruttoria), anche prevedendo la possibilità di irrogare sanzioni amministrative in casi di rifiuto o ritardo nel fornire le informazioni richieste o in presenza di informazioni ingannevoli od omissive, al fine di consentire una piena comprensione dei nuovi fenomeni in atto nell’economia digitale.
Infine, è rilevante segnalare l’intento di instaurare un coordinamento permanente tra le tre Autorità. (link)