Di Rocco Panetta
L’Artificial Intelligence Act è forse una delle normative sulla data economy più complesse e innovative degli ultimi anni. Ciò renderà il compito delle autorità coinvolte nella relativa attività di governance assolutamente centrale, tanto a livello europeo, quanto – e per certi versi a maggior ragione – a livello nazionale. E proprio in Italia, negli ultimi mesi, moltissimo si è discusso rispetto a quale (o quali) Autorità dovrebbero essere investite di tali compiti e poteri.
Ritengo dunque necessario un approfondimento sullo stato dell’arte e sulle prospettive future di questo fondamentale punto della normativa europea di imminente approvazione, che diventa l’ennesima puntata di questa mia serie di approfondimenti sull’AI Act per Agenda Digitale (potete recuperare i numeri precedenti qui).
La governance a livello europeo
La complessità e trasversalità dell’oggetto normativo – i sistemi di intelligenza artificiale – ha determinato la necessità di edificare, innanzitutto a livello europeo, un articolato sistema di organi e uffici a cui demandare le attività di governance dell’AI Act.
Si parte dall’Ufficio per l’IA, tramite il quale la Commissione europea svilupperà le competenze e le capacità dell’Ue nel settore dell’intelligenza artificiale, potendo contare anche sull’impegno degli Stati membri ad agevolare i compiti allo stessa affidati. L’European AI Office è stato già istituito dalla Commissione con la decisione del 24 gennaio 2024, con la quale gli sono stati attributi numerosi e rilevanti compiti, tra cui quello di contribuire e dare supporto nell’attuazione del regolamento europeo, con un focus particolare nell’ambito dei modelli di IA per finalità generali.
Un ruolo centrale nel sistema di governance del regolamento lo svolgerà poi il Comitato europeo per l’intelligenza artificiale. Composto da un rappresentante per Stato membro, avrà il compito di fornire consulenza e assistenza alla Commissione europea e agli Stati membri per agevolare l’applicazione coerente ed efficace dell’Artificial Intelligence Act. Tale fondamentale funzione verrà realizzata contribuendo al coordinamento tra le autorità nazionali competenti, fornendo consulenza sull’attuazione del regolamento, predisponendo raccomandazioni e pareri sulle previsioni dell’AI Act, contribuendo all’elaborazione di documenti di orientamento, solo per fare qualche esempio.
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