Written by 12:08 CorCom, Media

Data economy e privacy, Panetta: “Italia punto di riferimento mondiale”

Il punto sulle novità in tema di regolamentazione emerse in occasione del summit Iapp di Washington. Gli occhi del mondo puntati sull’Europa.

L’autorevolezza e la centralità acquisite dall’Ue con il Gdpr si rivedono ora con le nuove regole in cantiere per regolamentare la data economy“: l’avvocato Rocco Panetta, tra i massimi esperti a livello nazionale e internazionale di diritto delle nuove tecnologie, fa il punto con CorCom sulle novità prossime venture di cui si è discusso al summit d’Oltreoceano – Panetta ha partecipato nel ruolo di Country leader per l’Italia della International Association of Privacy Professionals – che ha visto presenti, fra gli altri, il ceo di Apple Tim Cook e Brad Smith, Presidente di Microsoft . “Da Washington, dove si è svolto il Global Privacy Summit 2022 della Iapp, porto a casa due importanti certezze. La prima è l’assoluta centralità della privacy e della protezione dei dati personali nel nuovo mondo fondato sulla data economy. La seconda è che, per definire le regole necessarie a governare questi nuovi spazi ed i relativi mercati, gli occhi di tutto il mondo sono puntati su di noi, sull’Unione Europea”.

Panetta, su cosa si è incentrato il dibattito?

I temi sul tavolo erano numerosi e altrettanti ne sono emersi tra tavole rotonde, panel e piacevoli scambi di vedute tra un evento e l’altro. Fra i moltissimi spunti e suggestioni, da Washington porto a casa due certezze. La prima è l’assoluta centralità della privacy e della protezione dei dati personali nel nuovo mondo fondato sulla data economy. Già prima della pandemia era a tutti evidente come il nostro modello sociale ed economico fosse destinato a trovare nei dati il proprio nuovo asse portante, secondo il binomio protezione-valorizzazione. Gli anni in lockdown hanno accelerato una condizione a cui era inevitabile saremmo prima o poi arrivati, stante l’ineluttabile tendenza alla digitalizzazione della società in cui viviamo. Da qui deriva l’idea condivisa negli ultimi anni dai governi di tutto il mondo di provare a regolamentare adeguatamente questi nuovi spazi e i relativi mercati. A questo proposito, ed ecco anche la seconda certezza, gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull’Unione Europea. Già con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, il Gdpr, l’Europa aveva conquistato la palma di modello di riferimento a livello internazionale nella disciplina sulla circolazione e sulla valorizzazione dei dati personali, tant’è che moltissimi sono i Paesi che hanno plasmato le proprie normative sul solco della regolamentazione europea. L’autorevolezza e la centralità acquisite dall’Ue con il Gdpr si rivedono ora con le nuove regole in cantiere per governare la data economy. Ed è importante sottolineare come l’Unione non stia tradendo le aspettative.

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