di Rocco Panetta
e Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento adottate dal Garante e uscite oggi in Gazzetta Ufficiale a valle della consultazione pubblica avviata lo scorso novembre rappresentano un provvedimento lungimirante e di grande dettaglio operativo.
Rispetto al primo testo adottato alla fine dello scorso anno emergono alcune importanti novità. I siti operanti su cittadini italiani hanno sei mesi di tempo per adeguarsi.
Le novità nel testo definitivo delle linee guida
- Tra le varie, la principale è sicuramente la secca e totale bocciatura del legittimo interesse come base giuridica per l’uso di cookies o altri strumenti analoghi. Vista la prassi invalsa su moltissimi siti web, una simile prescrizione obbligherà moltissimi titolari a ripensare ex novo le proprie policy di trattamento dei dati tramite cookies.
- La seconda è l’inserimento di una regola – per la verità già disposta dall’Autorità nelle Linee guida in materia di trattamento di dati personali per profilazione on line di marzo 2015: nel caso di utenti provvisti di account (c.d. utenti autenticati), non si potrà procedere ad incrociare i dati relativi alla navigazione effettuata tramite uso di più dispositivi se non previo consenso. Occorrerà capire se contestualizzare tale prescrizione alle CMP o alle informative da rendersi in fase di registrazione ai siti.
- Il Garante pone poi un freno ai titolari che, ignorando il diniego del consenso da parte dei propri utenti, continuano a riproporgli continuamente il banner in homepage, in tal modo svilendo la volontà già espressa dagli interessati. Tranne in rari casi tassativamente identificati dall’Autorità, la riproposizione del banner potrà avvenire solo dopo sei mesi.
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