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“Se il pacchetto del Digital Services Act diventerà legge, potremo sporgere reclamo più facilmente contro le decisioni delle piattaforme; sapere perché la piattaforma le ha prese e opporvisi”, spiega Rocco Panetta, avvocato esperto di Privacy. Un’attività ora molto complicata e spesso costosa per gli utenti. Un’altra misura pensata per ridare agli utenti un maggiore controllo sugli algoritmi (e sui signori degli stessi). “Oggi i diritti fondamentali dei cittadini europei non sono adeguatamente tutelati online. Le piattaforme possono ad esempio decidere di cancellare i contenuti degli utenti, senza informare l’utente o fornire una possibilità di ricorso. Ciò ha forti implicazioni per la libertà di parola degli utenti”, ha scritto la Commissione nel presentare l’Act.